Forse sarà ricordata come l’alluvione del ’14, anche se a San Daniele Po fu soltanto una piena. Una bella, corposa piena stagionale. Un poco in ritardo causa inverno pigro, la piena ha fatto seguito a due bombe d’acqua estive capaci di rendere San Daniele più rivierasco del previsto. “Per quest’anno abbiamo già dato” si dicevano alcuni del paese. Ma chi vive sul fiume sa che la sicurezza non è tale finché ottobre e novembre non se ne sono andati. E così arriva la sagra, programmata e definita, due domeniche novembrine tra cultura, luna park, marubini e sport e poi Sant’Omobono, che al posto di estrarre dalla sua infinita borsa qualche sollievo stavolta ha portato acqua a volontà. Ricordo la macchia rossa incombente sulle mappe metereologiche satellitari, con quella pupilla viola intenso al centro fissa là, tra il Piemonte, la martoriata Liguria e l’alta Lombardia, quella dei laghi.... Si proprio loro, il Lago Maggiore e il Lago di Como, i responsabili, secondo alcuni, della c