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Visualizzazione dei post da marzo, 2013

AMMONITES

Ancyloceras sp. (Foto D. Persico) Ancyloceras  sp. (Dipinto di E. Troco)  *** Scaphites sp. (Foto di D. Persico) Scaphites  sp. (Dipinto di E. Troco)

"...QUELLE OSSA IN RIVA AL FIUME"

Addentrarsi nella golena del Po significa recuperare la memoria di un ambiente naturale che ormai nella Pianura Padana è soltanto un lontano ricordo. Percorrendo le sponde interne dei meandri si raggiungono ampie distese di sabbia, conosciute come barre di meandro, sulle quali anche l’osservatore più distratto può facilmente imbattersi in qualche resto fossile. Testimonianze di animali e vegetali vissuti in epoche passate ritornano alla luce grazie all'incessante attività del fiume. Notizie di fossili lungo le spiagge del Po si ritrovano già nella letteratura della prima metà del 1500. Vi sono addirittura scritti antecedenti con riferimenti a reperti trovati nell'alveo del fiume fin dai tempi di Ludovico Sforza. Ancora oggi, e forse a maggior ragione, il fiume è sempre più meta di appassionati di Storia Naturale che, nella casualità di un ritrovamento paleontologico, possono assaporare i piaceri di una vera scoperta scientifica. E’ grazie al contributo di persone

SOMMERSI DALL'EVOLUZIONE

Sono un naturalista fluviale, nel senso che il fiume per me ha da sempre rappresentato l’idea di natura selvaggia e poi crescendo, complici gli studi naturalistici, la metafora dell’evoluzione della vita intesa secondo darwiniano pensiero. Darwin ha adottato, come rappresentazione dell’evoluzione biologica, la figura del corallo ramificato che, sospinto da fattori ambientali, va incontro a uno sviluppo non strumentalizzabile dall’uomo, esattamente come il corso di un fiume che, mosso unicamente dalla forza di gravità, segue un percorso apparentemente illogico, determinato dalle innumerevoli sfaccettature geomorfologiche che caratterizzano la regione sulla quale scorre. Certo, si potrebbe obiettare che in fondo un fiume ha un senso unidirezionale, ma l’evoluzione in fondo, pur con infinita variabilità, non continua nel tempo con differente velocità esattamente come un corso d’acqua? E per comprendere il senso del processo evolutivo, non bisogna indagarlo e conoscer