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* 2 - EVOLUZIONE *

Ok Amici, ci siamo. Da oggi inizia la serie di post evoluzionistici la cui sequenza costituirà un compendio storico-scientifico sulla teoria dell'evoluzione come espressa dal Neodarwinismo.
In aiuto ai meno esperti si comunica che i post vanno letti e consultati dal più antico (più basso) al più recente (più alto), come per gli strati delle rocce, o nello studio dei fossili: in ordine stratigrafico.
Ciò che vedremo al termine dell'ultimo post saranno i risultati di un lungo periodo di riflessione e documentazione, le fasi finali di un processo ben visibile nelle specie moderne per esempio, apici dei rami di un infinito albero che sprofonda le proprie radici nel remoto passato....

"NEODARWINISMO: STORIA DELL'EVOLUZIONE DI UNA TEORIA"
Premessa
  • TEORIA (dal greco "theorein", "guardare“) è un modello o un insieme di modelli che spiegano i dati osservativi a disposizione, e che offrono predizioni che possono essere verificate.
  • IPOTESI (supposizione in greco antico) è una spiegazione proposta per un dato fenomeno, non ancora dimostrata da prove.
La Teoria dell’evoluzione e’ la teoria più importante in campo biologico; essa costituisce il fondamento della moderna biologia e anche numerose altre discipline ne sono fortemente influenzate. L'evoluzione biologica si fonda sul principio della "discendenza con modificazione" che prevede la possibilità che intervengano cambiamenti nelle caratteristiche delle popolazioni quando il materiale genetico viene trasmesso da una generazione all'altra. Tutte le specie derivano da un progenitore ancestrale comune.

Lo sapevate che...l’uomo presenta il 98% dei propri geni in comune con lo scimpanzè e circa il 40% con la banana.

Le specie sono le unità naturali ordinate dai tassonomisti.
Ai tempi di Linneo la specie era intesa come un gruppo d'individui simili separati da tutti gli altri da una netta discontinuità morfologica*. Specie biologica (concetto indotto dall’affermarsi della teoria dell’evoluzione e dalla scoperta di sp. simili): comunità riproduttiva costituita dall'insieme di organismi interfecondi e in grado di dare origine a prole fertile. In questa definizione il carattere discriminante non è l'aspetto, ma l'isolamento riproduttivo.
Esistono inevitabili casi problematici nei quali la definizione di specie trova difficoltà di espressione: organismi a riproduzione asessuale, organismi nei quali la compatibilità è variabile nel tempo e nello spazio; popolazioni allopatriche cioè geograficamente isolate tra loro, per le quali non esiste, in condizioni normali, alcuna possibile verifica di compatibilità riproduttiva ed in fine gli organismi estinti.


* Oggi il concetto linneiano rientra nella definizione di SPECIE PALEONTOLOGICA.

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