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“...perché la vita è un brivido che vola via, è tutto un equilibrio sopra la follia…”
Urlava ieri sera un piccolo uomo dal centro di un gigantesco anello strabordante di gente. Un brivido tutto da vivere sospeso tra fantasia e realtà, ad un passo dalla follia. Una partenza attesa, nella consapevolezza che la vita non è tale se non viene vissuta, che ogni rinuncia è una sconfitta che genera solo rammarico.
Ma la partenza non è mai cosa facile. E questa volta lo è ancor molto di più di altre perchè è l’allontanamento forzato da una splendida realtà…
Si riparte, il 28 settembre, verso sera, per un viaggio interminabile che farà sosta forzata il 30 a Christchurch, in Nuova Zelanda, per poi riprendere nella spartana rigidità di una traversata su mezzo militare fino a McMurdo.
Conosco ormai la trafila, controlli, verifiche, sveglia all’alba, sbarco, sicurezza, presentazioni ed inizio dell’avventura. Poco più di due mesi in un “isolamento” forzato, con un nutrito gruppo di persone, facce che diverranno in breve tempo una famiglia e che si accompagneranno l’un l’altra fino al momento dell’addio, quell’atteso ritorno sulla strada del quale si interpone soltanto un lungo, prolungato e minuzioso lavoro scientifico speratamene intriso di nuovi risultati.

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